IL VENERDÌ DI REPUBBLICA (M. SERRA) - Il calcio, lo si dice da sempre, è lo specchio di questo Paese. Dallo spirito con il quale riaprirà i battenti potremo dunque trovare una risposta alla famosa domanda: ma "dopo", saremo diversi e migliori o saremo identici a prima?
Ipotesi uno — Tutto è cambiato. A partire dai calciatori, irriconoscibili. L'isolamento e la mancanza di parrucchieri hanno trasformato l'intera serie A in un esercito irsuto. Cristiano Ronaldo sembra Socrates. Tutti sembrano Socrates. Scomparsa ogni traccia di scriminature, ghirigori, treccioline, losanghe, le teste dei calciatori non sono più quel campionario di passamaneria che erano prima. Ora paiono bandiere rivoluzionarie. E le teste non sono cambiate solo fuori: anche dentro. Il mutamento estetico ha provocato un analogo mutamento neuronale. Gli stipendi sono dimezzati motu proprio: a patto di qualche severo sacrificio (basta tagliare le spese di estetista, coiffeur, rifilatura di sopracciglia e tornitura di basette?, si può sopravvivere con tre milioni all'anno invece di sei. Nelle interviste del dopo partita anche i difensori centrali più rudi dedicano al pubblico una poesia della Szymborska. Qualcuno accenna, sottovoce, una canzone di Endrigo, e si commuove. Il presidente Lotito dona la Lazio alla Caritas e annuncia che lo scudetto va assegnato a tavolino al Brescia, ultimo in classifica, perché gli ultimi saranno i primi. La Juventus chiede a Moggi di costituirsi. Moggi, anche se non ha pendenze, lo fa. L'Inter, in segno di pace, paga la cauzione e lo assume come responsabile dell'immagine. Wanda Nara posta su Instagram solo foto di tramonti. Balotelli vende la Lambo e va agli allenamenti in autostop. Si laurea con una tesi su Latouche e la decrescita felice. Il presidente della Federcalcio dice solo cose intelligenti. Quello della Lega, per emulazione, anche. Gianni Mura, dal suo tavolo di osteria tra le nuvole, comunica costernato al giornale che non potrà più fare le pagelle nei Cattivi Pensieri.
Ipotesi due — Niente è cambiato. I calciatori tornano in campo con acconciature mai viste, a cruciverba, a giardino all'italiana, a mosaico ravennate. Cristiano Ronaldo si è ispirato all'abside di Sant'Apollinare in Classe. Molti, non avendo più spazio per i tatuaggi, comperano nei Paesi poveri un portatore intonso, lo fanno tatuare da cima a fondo e lo portano in conferenza stampa per mostrarlo ai fan. I procuratori chiedono un sensibile aumento di stipendio perché durante la pausa forzata i calciatori sono stati costretti a rinunciare ai premi partita. Nelle interviste dopo il match gli allenatori, irritati dalla domanda del critico in studio, schiaffeggiano per comodità il giornalista che gli sta davanti porgendogli il microfono. In qualche caso, giocando d'anticipo, il giornalista schiaffeggia l'allenatore. Lotito sostiene che per salvare la stagione bisogna assegnare in una partita unica scudetto e Champion's League. La partita unica è Lazio-Trapani, all'Olimpico. Mario Balotelli mette all'asta la sua Lambo e con il ricavato ne compra due. Wanda Nara posta su Instagram solo fotografie di banconote. Gianni Mura, al suo tavolo di osteria tra le nuvole, ordina un caffè doppio e chiede di raddoppiare lo spazio dei Cattivi pensieri. O 22 dicembre 2019: Claudio Lotito, presidente della Lazio, dopo la vittoria (3-1) con la Juve in Supercoppa. Ha proposto una sfida secca con i bianconeri per assegnare lo scudetto.