Calcio e Governo alla tregua

01/05/2020 alle 15:47.
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IL TEMPO (S. PIERETTI) - È scoppiatala pace tra la Lega Calcio e il Ministro dello Sport. Il Governo - qualora il campionato fosse definitivamente sospeso - si assumerebbe la responsabilità della chiusura anticipata per motivi di forza maggiore.

L’ARMISTIZIO - La Lega calcio aspettava il segnale, e il segnale è arrivato. «Il Governo è pronto a prendersi la responsabilità di chiudere il campionato creando quelle condizioni affinché il mondo del calcio possa pagare meno danni possibili generati da questa emergenza». Al di là delle apparenze alcuni presidenti iniziano a interrogarsi sull'opportunità di andare avanti, cercando di limitare i danni: fermarsi vorrebbe dire un congruo risparmio sul monte ingaggi, un risultato sicuro davanti all'incertezza di riprendere il campionato col rischio - concreto - di bloccarlo davanti a un nuovo caso di positività.

IL NODO - Se saltasse fuori un contagiato dopo la ripresa del campionato? È questo l'interrogativo intorno al quale non si è mai trovato un accordo; la Commissione Tecnico Scientifica del Governo ha imposto la propria linea: il campionato si fermerebbe, con le squadre poste nuovamente in isolamento. A quel punto, i presidenti sarebbero comunque chiamati a pagare per intero gli stipendi dei giocatori, e questa prospettiva ha atto fare un passo indietro a più di qualche dirigente. L'eventuale decisione del Governo di sospendere il campionato rappresenterebbe un ombrello sotto al quale ripararsi dalle televisioni, che a quel punto non potrebbero avanzare l'accusa di inadempienza. Lo stop della politica rappresenterebbe un bell’assist per riscuotere per intero soldi delle tv.

ASSEMBLEA DI LEGA - Oggi andrà in scena una nuova riunione tra tutti i presidenti, all'ordine del giorno il pagamento dell’ultima rata da parte delle emittenti titolari dei diritti televisivi. Sky, DAZN e IMG - in assenza di certezze - non sembrano intenzionate a versare il bonifico atteso in Via Rosellini. L'ultima delibera votata all’unanimità dai presidenti ha bocciato la richiesta di dilazione presentata da DAZN e IMG, così come ha respinto la richiesta di sconto proposta da Sky. Non ci sono margini di manovra per riaprire le negoziazioni con i broadcast, servirebbe un'altra delibera - con almeno 15 voti favorevoli - per cambiare le carte in tavola.

I PROTOCOLLI SCIENTIFICI - Dopo aver bocciato il protocollo scientifico presentato dalla Figc, il Comitato Tecnico Scientifico tra domenica e lunedì avrà modo di confrontarsi con la Commissione medica della Federazione per trovare la soluzione che possa svincolare la ripresa degli allenamenti. «Se verrà trovata una sintesi - ha dichiarato il Ministro Spadafora - gli allenamenti riprenderanno».

GRAVINA NON MOLLA - La Figc lavora per riprendere a giocare, il sentiero è sempre più stretto ma Gravina non lascia nulla di intentato: in via Allegri si cerca di far slittare la conclusione del campionato oltre il 2 agosto, sarà necessaria una negoziazione con l'Uefa che al momento considera indifferibile tale scadenza. Una cooperazione con le altre federazioni europee potrebbe convincere l'Uefa.

L'EUROPA RIFLETTE - La Francia ha ufficializzato la chiusura del campionato nazionale assegnando il titolo al PSG, il governo tedesco ieri ha preso ancora tempo rinviando tutto alla prossima settimana, le squadre inglesi e spagnole hanno ricevuto il via libera per riprendere gli allenamenti, ma per i campionati non è ancora arrivato il semaforo verde.