[...] A soffrire non è solo il calcio dei professionisti, ma anche tutti quei centri sportivi di base. Come a San Paolo, dove in un pomeriggio pre-coronavirus, si apriva un mondo: sette discipline diverse (calcio, basket, tennis, nuoto, pallavolo, karate, pattinaggio), per un totale di oltre 1.500 tesserati e 95 collaboratori. «La nostra attività vive di quote associative e non di sponsorizzazioni - le parole del dg del San Paolo Ostiense, Jurij Prestijacopo -. Siamo dentro un oratorio, ci occupiamo della crescita dei giovani attraverso lo sport. E siamo preoccupati».
«Si parla poco della rilevanza che sta avendo l’impossibilità di svolgere attività sportiva. Il ragazzino che vive un contesto sociale complicato, che tipo di prospettive vivrà?» continua il direttore generale. [...] Una delle strade che le piccole associazioni vorrebbero percorrere per sopravvivere è quella della defiscalizzazione dei costi sostenuti: «Riteniamo fondamentale consentirla in forma totale per i mesi di marzo, aprile e maggio, per proteggere gli utenti e consentirci di sfruttare l’abbattimento paventato dei costi federali per ridurre le rette delle attività che riattiveremo». [...]
(Corriere della Sera)