Non è stato facile lasciare la Roma per i tre romani e romanisti che fino a qualche anno fa calcavano insieme il prato dell'Olimpico ed oggi si trovano tutti al di fuori delle mura di Trigoria. Se De Rossi per orgoglio ancora oggi evita giudizi troppo espliciti sul suo addio da calciatore giallorosso, per Totti e Florenzi è evidente come la ferita sia ancora tutt'altro che chiusa.
Francesco ha raccontato ieri a Luca Toni in occasione di una diretta Instagram come si sentisse pronto per dare ancora il suo contributo quando è stato costretto a smettere: poteva garantire ancora 10 o 20 minuti a partita, era disposto a farlo. Così come era disposto a mettersi a servizio in tutti i modi in cui uno come lui può fare. Ma è stato messo alla porta e adesso continua a raccontare quanto gli sembri strano aspettare suo figlio Christian fuori dalle mura di Trigoria mentre si allena.
Anche per Florenzi lasciare la Roma è stata "una botta", lui che al contrario degli altri due 'capitani' non è nemmeno riuscito a strappare l'amore incondizionato dei tifosi. E forse Alessandro sconta proprio il fatto di arrivare dopo due totem. Ha raccontato anche ieri a Sky di esser consapevole di non poter essere considerato all'altezza di Totti e De Rossi, ma di aver sempre messo gli interessi del club davanti ai propri.
(Il Messaggero)