In casa Roma si fanno i conti, provando a quantificare i danni economici provocati dalla pandemia. Il club ha attuato un piano d'emergenza, considerati i mancati proventi e il congelamento a tempo indeterminato del passaggio societario da Pallotta a Friedkin. La Roma arriva da una semestrale che vede il consolidamento del debito a 264 milioni, con una perdita netta di quasi 87 milioni. Per questo è stata fondamentale la rinuncia a quattro mensilità da parte di giocatori e staff tecnico, mossa che alleggerirà il bilancio di circa 35 milioni.
Il club non potrà contare sugli introiti derivanti dalle partite casalinghe e dagli incassi legati al merchandising dei Roma Store. Pallotta resta vigile ed operativo ed è pronto a versare la sua parte di aumento di capitale già stabilito pari a 135 milioni. Il rilancio passa anche dal supporto degli sponsor, che hanno affiancato la Roma nelle iniziative sociali e benefiche legate a Roma Cares.
(La Repubblica)