Gli scienziati del Comitato tecnico-scientifico del governo, nella giornata di ieri, hanno elencato le criticità legate alla ripresa del mondo del calcio. Il punto critico maggiore è legato al cosiddetto «gruppo squadra», che comprenderebbe inevitabilmente non solo lo staff tecnico - calciatori, tecnici e preparatori - ma anche quello logistico e medico, dai magazzinieri ai fisioterapisti. Fra le 50 e le 70 persone, un numero che viene ritenuto molto alto. Il problema riguarderebbe poi anche i viaggi e gli spostamenti oltre che tamponi e test sierologici. Ma il problema numero uno resta quello dell’eventualità di una positività all’interno del «gruppo squadra». Per il Comitato tecnico-scientifico non si scappa: vanno messi in quarantena i contatti ravvicinati della persona trovata positiva (quindi, come minimo, squadra e tecnici)
(gasport)