Le scelte del calcio e la lezione da imparare

10/04/2020 alle 15:22.
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(...) Un’altra settimana è passata e poco è stato fatto per arrivare ad un accordo fra Leghe, Federazioni e sindacati (...). Ognuno, egoisticamente, continua a guardare al proprio interesse, dimenticando che da questa inaspettata e maledetta emergenza si può uscire solo con un’unione d’intenti mai vista nel mondo dello sport e del calcio. Mi è venuto in mente che tanti anni fa, se non ricordo male nel 2000, Michel Platini fece uno studio su richiesta della Fifa, quando ancora Blatter spadroneggiava, sulla falsariga dell’attuale proposta che Gianni Infantino, attuale presidente Fifa, ha lanciato in questi giorni. Rifiutata, secondo voci, dal campionato spagnolo e italiano perché il periodo estivo non si può dedicare al calcio, per le diverse abitudini dei Paesi. La penso diversamente. Io ritengo che la decisione di riprendere ad allenarsi debba spettare solo ed esclusivamente alla scienza, ai medici e ai governi, come lo stesso Infantino ha voluto sottolineare. E aggiungo: ritengo che questa idea di utilizzare la stagione solare, di allungare i contratti e il mercato, di poter giocare l’Europeo ed il Mondiale (visto che il prossimo verrà giocato durante la stagione invernale), potrebbe essere un’idea vincente (...).

Una soluzione del genere ci permetterebbe di sederci ai tavoli per cercare di ricostruire un nuovo sistema calcio che protegga anche i più deboli, per inciso tantissimi, anziché continuare ad azzannarci l’un l’altro come d’abitudine (...).

(La Stampa - M. Tardelli)