La paura di una serie di cause legali dietro la «ripartenza a tutti i costi»

07/04/2020 alle 15:18.
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Tutti abbiamo voglia di ricominciare, ma basta sapere cosa sia una partita di calcio professionistico per capire che non si può, non si deve avere fretta. Il calcio ha già rinviato gli Europei nel 2021: complimenti Uefa, più tempestiva del Cio. Il mondo del pallone nostrano, Federcalcio in primis, si ostina a voler ripartire, dimenticandosi che ogni data finora ipotizzata è stata spazzata via da medici e infettivologi.

L'ex presidente dell' Massimo Moratti si è chiesto «il perché di questa obbligatorietà a ripartire». Si ha paura delle cause legali, è la motivazione fondamentale che spinge a ripartire a tutti i costi. E' il timore di Gravina: di andare incontro a cause infinite, avviate da quelle società più sensibili ai fatti loro. Non si ha il coraggio, il buon senso di fare come in Belgio dove chi governa il pallone ha scritto la parola «fine».

(Corsera)