Champions ed Europa League devono concludersi, anche se uno dei cinque grandi campionati (Inghilterra, Spagna, Germania, Italia, Francia) non dovesse partire. E' questa la volontà dell'Uefa, comunicata ieri in videoconferenza alle 55 federazioni. Final four in sede unica (Istanbul e Danzica, per ora) o Final eight: la formula per concludere le coppe è ancora da decifrare, dipenderà dal tempo a disposizione.
Di sicuro, all'inizio, si ripartirebbe a porte chiuse. Confermata anche la possibilità di giocare nello stesso giorno partite di coppa e di campionato. Il differente andamento della pandemia nei singoli Paesi postula infatti la facoltà, per ogni torneo nazionale, di fissare un calendario autonomo per la ripresa. L'incognita è legata alle decisioni dei governi, cui le leghe dovranno uniformarsi
La questione si intreccia anche con rischio di "sconfinamento" nella prossima annata: i nuovi campionati non dovrebbero iniziare oltre il 12 settembre. Per ora, allo scenario più ottimistico (allenamenti già dal 20 aprile), si contrappone il più pessimistico: campionato interrotto definitivamente, preparazione per la nuova stagione da fine giugno-inizio luglio e via al torneo 20-21 da metà agosto, subito dopo la finale di Champions.
(La Repubblica)