Il MInistro Spadafora, a cui il premier Conte ha affidato tutta la gestione dello sport, frena sulla ripresa degli allenamenti il 18 maggio. Per i club il Ministro prende tempo per costringerli ad arrendersi. La bolla però rischia di scoppiare, perchè senza ripresa 10 club su 20 potrebbero scomparire. Per coprire le perdite, le società dovrebbero tagliare ulteriormente gli stipendi dei calciatori. Spadafora ha negato ogni tipo di complotto, mentre Lotito continua a guidare il fronte delle squadra favorevoli alla ripresa. Contrario invece il presidente del Coni Malagò, così come Torino e Brescia. Per non parlare della questione medica: bocciato il protocollo sanitario della FIGC, ora il CTS ne proporrà un altro.
(la repubblica)