Dopo la Juventus di Agnelli, anche il Monza di Berlusconi e Galliani si è mosso in anticipo per tagliare gli stipendi dei giocatori: il Monza non pagherà il 50% del mese di marzo, si replicherà ad aprile se non ci saranno le condizioni per la ripresa. L'ad Galliani ha spiegato a "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento: «Il calcio italiano ha un’infinità di miliardi di debiti, i mancati ricavi potrebbero portare molte squadre in Serie A sull’orlo del collasso, e bisogna trovare anche un sistema per evitare i contenziosi con le tre fonti di ricavo, pubblico, sponsor e pay-tv».
Se, invece, il campionato non riprenderà «manderei in Champions le prime 4 ma facendo una classifica (la diversa posizione determina anche una diversa quota ricavi in Europa) mentre credo sia impossibile fare le retrocessioni, per cui andrà trovata una soluzione per avere meno contenziosi legali. Vedo per il prossimo anno una serie A a 22 squadre e una B a 21-22. E il calcio mercato? Penso che sarà una sessione di scambi, come nello sport americano».
(Gasport)