La frenata del ministro Spadafora sul percorso di ripresa degli allenamenti, si complica anche la questione diritti tv. In Italia i vertici della Serie A hanno intenzione di scrivere direttamente al Premier Giuseppe Conte, per chiedere al Governo una decisione chiara sulla ripresa del campionato entro il 13/14 giugno (dato che la Uefa ha imposto la chiusura della stagione 2019/20 entro il 12 agosto). Intanto, si portano avanti i colloqui con i titolari dei diritti tv per il triennio 2018/21 nella speranza di evitare strascichi giudiziari. Sky, Dazn e Img hanno saldato cinque rate su sei per la stagione 2019/20 per oltre i miliardo (su un totale di 1,4). Il 1° maggio scade l'ultima tranche da circa 233 milioni. La Lega è forte di un contratto che ritiene "blindato", che legittimerebbe i broadcaster a non pagare solo se il blocco del torneo dipendesse da un "atto unilaterale".
Sky, Dazn e Img hanno acquisito il diritto di trasmettere 38 partite a stagione. Ecco perchè se giocasse solo in parte il residuo dell'attuale annata, si porrebbe comunque la questione della restituzione di una quota di quanto già versato. Questo è il motivo per cui l'ipotesi di convertite le restanti 124 gare in un play-off viene scartata dai club.
(Sole 24 Ore)