
IL MESSAGGERO - Oreste Vigorito, presidente del Benevento primo in classifica in Serie B, al quotidiano ha analizzato la situazione Coronavirus legata al mondo del calcio e alla ripresa dei campionati:
Chi deciderà e quando? Si parla solo di serie A, non pensa che la serie B sia trascurata?
«Si parla della A perché è evidente che i risultati che lei otterrà in questa fase si ripercuoteranno a cascata sulle altre categorie. Qui c'è in ballo l'Azienda Calcio».
Fra i club di B c'è più voglia di finire la stagione o di lasciar stare?
«Io faccio parte del consiglio direttivo della Lega di B e abbiamo dato mandato al presidente Balata di comunicare che per noi la soluzione migliore è finire la stagione. Decideranno i dirigenti e il governo».
E se non fosse possibile ricominciare lei cosa farebbe?
«Io accetterò qualsiasi decisione. L'importante è che non prevalgano gli interessi di qualcuno che dice no soltanto per salvare la stagione...».
Quanto le costa questo stop?
«Il danno economico c'è già, bisogna evitare che diventi una catastrofe. Il calcio non è fatto solo di quel 10% di campioni che guadagnano cifre fantastiche ma comprende milioni di persone che, grazie ad esso, mettono insieme uno stipendio per sostenere la famiglia. Ci sono dentro anche i venditori abusivi di magliette allo stadio. È un'industria come le altre che contribuisce per 2 miliardi di euro di tasse l'anno alle casse dello Stato. Per questo non capisco chi dice: ci sono cose più importanti del calcio».
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C'è quindi il rischio di default per qualcuno?
«Sarà più di qualcuno se non si finirà la stagione. Il contenzioso, i ricorsi, sarebbero pane quotidiano e anche il nuovo campionato diventerebbe difficile da iniziare. Serve uno sforzo da parte di tutti».
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