Coronavirus, Ferrero: «Zero certezze. Come chiedo ai miei di tornare a giocare?»

03/04/2020 alle 15:46.
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GASPORT - Massimo Ferrero è tra i presidenti di A contrari alla ripresa della stagione. Il numero uno della Samp ha affrontato il tema dell'emergenza coronavirus in un'intervista al quotidiano sportivo

Sarebbe contrario al fatto di concludere la stagione oltre il 30 giugno?
«Servono almeno quattro settimane di preparazione. Ipotizziamo che si torni a giocare tra maggio e giugno, per poter chiudere i campionati massimo entro il 3 agosto, come avrebbe specificato la Uefa. Poi si riparte a ottobre, e finiremmo chissà quando. Così invece che al 2021 l’Europeo va rinviato al 2023».

In alternativa cosa suggerisce?
«Vivere alla giornata, cercare di capire, stare tutti un po’ più zitti. Se ripartiamo e il virus torna che succede? Torniamo quando saremo sicuri, quando ci sarà un vaccino. Oppure qualcuno mi dica già da oggi che succederà in quel caso. Ma è impossibile, siamo condizionati da troppi se. C’è un’Italia che deve ripartire, gente che perderà il lavoro… E noi vogliamo davvero metterci a parlare di milioni di euro, di calciatori e campionati? Mi sembra molto poco elegante».

Ha parlato con i suoi giocatori?
«Abbiamo avuto diversi casi di coronavirus. Ora dovrò andare a dirgli che potrebbero doversi allenare, magari giocare tre partite a settimana? A chi lo chiedo, a chi è stato male? A chi conoscerà famiglie a cui è andata peggio? Il calcio è anche o forse soprattutto una questione mentale».

In questa fase di riflessione cosa proporrebbe?
«Finiamo qui, troviamo accordi con tv e giocatori che sono persone serie. E poi pensiamo a delle riforme per il movimento del calcio e non solo».

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