IL TEMPO (F. BIAFORA) - La campagna abbonamenti per la stagione 2020/21 è rinviata a data da destinarsi. Dopo aver toccato quota 21.671 abbonati per l’attuale campionato la Roma è stata costretta a rivedere i piani per la prossima Serie A: a Trigoria era già tutto pronto tra motivo del lancio, prelazioni e prezzi, ma inevitabilmente è tutto rimandato. «Personalmente non vedo nel 2020 partite con pubblico» ha detto il vice-presidente della Fifa, un ulteriore danno per il bilancio di tutte le squadre, già alle prese con le problematiche relative ai diritti tv. Nell'ultimo bilancio - chiuso al 30 giugno 2019 - la società giallorossa ha incassato 33,67 milioni al botteghino, dato che comprende i biglietti venduti per le singole partite, gli abbonamenti per campionato e Champions e la quota per la partecipazione alla tournée estiva, inevitabilmente già cancellata. Oltre al danno dei mancati introiti futuri la Roma dovrà considerare quello per la stagione in corso, con gli abbonati che probabilmente avranno un voucher da spendere non appena si potranno riaprire le porte dell'Olimpico. Con il ritorno ad una semi-normalità ci sarà poi un grattacapo di difficile risoluzione: con la riduzione della capienza dei settori come si potranno gestire i diritti di prelazione dei possessori delle tessere stagionali della Curva Sud (esaurita in abbonamento)? Ci sarà tempo per trovare una via d’uscita.