La Juve taglia gli stipendi e riceve il plauso del del presidente federale Gabriele Gravina: «Si tratta di un esempio per tutto il sistema. Voglio ringraziare i giocatori e il tecnico che hanno posto l’interesse generale al centro della loro interlocuzione con il club». Il problema ora è di capire quanto la strada intrapresa dalla Juve sia applicabile in tutto il sistema. E' escluso un copia incolla di quanto accaduto ai biaconeri nei piccoli club (che puntano a un taglio «puro» e non allo spostamento degli emolumenti alla prossima stagione). In ballo ci sono quattro mesi di stipendi, fino al 30 giugno. Il modello Juve potrebbe essere però uno spartiacque nel senso di liberare trattative singole, club per club, senza un accordo quadro. Ecco perché oggi pomeriggio, nell’incontro con l'Aic, la Lega non presenterà un vero e proprio piano. Anche perché l’eventuale chiusura anticipata della stagione porterebbe con sé una variabile pesantissima, il tema dei rapporti con Sky e Dazn, che non vorrebbero pagare l’ultima rata ai club.
(Gasport)