ITALIA OGGI (C. PIAZZOTTA) - Tutto lo sport mondiale si è fermato causa coronavirus. Niente calcio, niente motori, niente tennis, niente basket, niente ciclismo, niente di niente. In Italia ci sono gli abbonati a Sky Calcio e Sky Sport che continuano a pagare 66,39 euro al mese (prezzo per un cliente abbonato a Sky da due anni) per i pacchetti Sky Calcio e Sky Sport (58,40 euro al mese) più Dazn (7,99 euro al mese per i clienti Sky da due anni, mentre è gratis per i clienti da tre anni in poi). Insomma, quasi 70 euro al mese per vedere repliche delle repliche, oppure gli speciali sui Mondiali di calcio vinti nel 2006 (peraltro fa impressione che i volti di Sky Sport siano sempre gli stessi, anche 14 anni dopo), o Federico Buffa che ce la racconta su, o le gare di MotoGp e Formula Uno dell'anno scorso.
Il discorso si può traslare anche su Dazn (che senza Serie A e B di calcio ha poco senso) o su Eurosport e le sue offerte pay in autonomia sull'ott Eurosport Player, col grande ciclismo, tennis e le Olimpiadi estive di Tokyo quasi certamente rinviate. Ovviamente, tantissimi abbonati alle varie offerte di sport a pagamento si stanno lamentando. D'altronde anche per i broadcaster, che hanno speso un sacco di soldi per aggiudicarsi i diritti tv delle varie manifestazioni, è un momento di incertezza. Sky, ad esempio, paga 780 milioni all'anno per i diritti della Serie A di calcio, circa 260 milioni all'anno per la Champions league di calcio, circa 80 milioni per i diritti tv della Formula Uno, più circa 17 milioni all'anno per la MotoGp: che fine faranno tutti questi campionati?
Come spiegano da Sky, bisognerà attendere «decisioni ufficiali delle istituzioni sportive» per capire, ad esempio, se il campionato, la Champions League o l'Europa League si giocheranno integralmente con tutte le partite previste, oppure no. Stesso discorso sugli altri sport: verrà tutto annullato o semplicemente rinviato? In base a queste decisioni, ci saranno rimborsi o meno (cifre comunque monstre, ed è per questo che tutte le leghe stanno facendo melina) dagli organizzatori delle più importanti manifestazioni sportive. Stessa cosa per Dazn, che paga 193 milioni di euro all'anno per i tre match di Serie A a turno in esclusiva e che al momento sta «valutando la situazione e tutti i possibili scenari, cercando di capire quale sarà l'evoluzione prima di tutto dell'emergenza sanitaria e poi di tutto il resto». Se però Dazn, al momento, non ha ancora preso decisioni circa le sue politiche commerciali in una fase di emergenza, Eurosport, invece, potrebbe scegliere di compensare gli abbonati al suo player con mesi di accesso gratuito al servizio.
Pure Sky si sta muovendo. Proprio in queste ore sono in corso riunioni per mettere in campo un cosiddetto «piano importante di mitigation sui pacchetti» che in soldoni consentirebbe a tutti i clienti di Sky di ampliare al massimo l'offerta a prescindere dai diversi abbonamenti sottoscritti. Per la comunicazione del piano di Sky è veramente questione di ore (oggi probabilmente verranno rese pubbliche le decisioni), e si userà ogni leva di marketing per non perdere nessuno dei 5,2 milioni di abbonati alla piattaforma controllata da Comcast.
Ieri, intanto, il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha spiegato, senza peraltro chiarire molto, che farà di tutto per concludere il campionato di calcio di Serie A entro l'estate, «ma non è escluso che il campionato 2019-2020 possa essere bilanciato su due stagioni diverse», e che spingerà per il rinvio dei campionati europei di calcio, che teoricamente dovrebbero iniziare il 12 giugno con la partita inaugurale allo Stadio Olimpico di Roma. Dovesse fermarsi qui il campionato di calcio di Serie A, alcune stime parlano di 700 milioni di euro di mancati introiti per i club di Serie A da diritti tv, in Italia e nel mondo, da sponsor e da biglietteria. Un vero disastro