Sartori: "Serie A interrotta? Se non riprende in fumo 600 milioni"

14/03/2020 alle 16:20.
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Andrea Sartori, esperto di economia e Partner KPMG responsabile della Divisione Sport, ha rilasciato un'intervista al quotidiano per parlare degli effetti negativi dell'emergenza Coronavirus sui ricavi del calcio italiano. Queste alcune delle sue parole:

Cosa rischiano i club con questa interruzione dei campionati e delle coppe?
«Relativamente poco, se si sposteranno le competizioni per concludere gli eventi entro il 30 giugno. Il problema è coni tornei cancellati: si rischiano danni ingenti».

Si può fare una valutazione?
«Bisogna guardare le tre classiche voci di ricavi e calcolare che mancano 12 partite per terminare la Serie A, quindi il 30% delle sfide. Partiamo dai diritti tv: il campionato vale complessivamente 1,34 miliardi di euro, quindi in teoria si rischiano 425 milioni d'impatto negativo. Per i ricavi da stadio, invece, possono venire a mancare 80-90 milioni di euro tra biglietti, abbonamenti e altri incassi».

Per quanto riguardi i ricavi commerciali?
«È più difficile da calcolare perché dipende anche da come sono strutturati i contratti degli sponsor, che hanno clausole specifiche. Però meno partite vuol dire meno visibilità e meno merchandising: nei bilanci 2017/18 i ricavi commerciali erano 700 milioni di euro e se valutiamo un -20% sono altri 150 milioni in fumo».

Solo la Serie A, dunque, rischia di perdere oltre 600 milioni di euro...
«Il rischio che qualche club possa saltare in aria è fondato, però credo che il Governo darà una mano: il calcio è un'industria e i club hanno centinaia di dipendenti».

(La Stampa)