LEGGO (F. BALZANI) - «Ho sbagliato. Per Smalling le porte della nazionale sono aperte». Chiedere scusa, soprattutto nel calcio, è esercizio più unico che raro. Se a farlo è un ct importante come Southgate poi fa ancora più rumore. Le parole dell’allenatore della nazionale inglese hanno fatto sicuramente piacere al difensore che nella Roma ha assunto sin da subito il ruolo di leader facendo ricredere molti in Gran Bretagna. A partire dal Manchester United, che difficilmente lo lascerà andare per meno di 20 milioni in estate, passando per Everton e Tottenham che hanno già mosso qualche passo.
Un prezzo di riscatto che potrebbe lievitare in caso di convocazione per il prossimo Europeo, obiettivo dichiarato più volte dallo stesso Smalling e ora a un passo dal traguardo. Qualche mese fa la situazione era diversa. «Non mi serve un giocatore come lui, voglio uno che imposti l’azione da dietro», aveva tuonato Southgate. L’impatto col calcio italiano del gigante vegano lo ha fatto ricredere. «Non ho mai escluso nessuno, sarebbe sbagliato. Mi dispiace di come il messaggio sia passato, perché il mio elogio ad alcuni giocatori si è trasformato in una critica a Chris – ha detto ieri il ct alla ‘BBC’ -. È stato un mio errore e non è stato carino nei suoi confronti. Sta facendo bene in Italia, gioca in un grande club, stiamo osservando tutti perché dobbiamo essere certi di prendere la decisione giusta. Gli ho parlato quando l’ho tenuto fuori dai convocati e gli ho spiegato quello che ho spiegato a tutti gli altri. Potremo contare su di lui».
Porte più che aperte anche perché l’esperienza di un calcio difensivo come quello italiano potrebbe fare la differenza in una competizione internazionale. Smalling - che non gioca una gara con l’Inghilterra dal 10 giugno 2017 - sorride, ma per essere sicuro di un posto in un Europeo serve un gran finale di stagione in giallorosso