Tor di Valle, quello che non si Sais sui terreni: i 50 milioni offerti da Vitek non bastano a Papalia

21/02/2020 alle 15:42.
stadio-della-roma-tor-di-valle

Ancora attesa per il passaggio di mani del progetto del nuovo stadio della Roma dalla famiglia Parnasi all'imprenditore ceco Radovan Vitek. Intanto emergono i dettagli che spiegano perché dalla possibile fumata bianca dei giorni scorsi si è passati ad un rinvio, per ora ancora non definito.

Ad originare il problema ci sarebbe un contenzioso sui terreni di Tor di Valle tra la stessa Eurnova ed il curatore fallimentare della Sais, la società della famiglia Papalia, ex proprietaria dei terreni. Nelle condizioni dell'accordo del 2013 era previsto che al pagamento iniziale di 26 milioni di euro se ne debbano aggiungere altri 20 al verificarsi dell'approvazione della Variante al Piano Regolatore. La novità è che le parti hanno anche stabilito come questa somma aggiuntiva debba essere corrisposta alla Sais anche in caso di cessione dei terreni, a "qualsiasi titolo" e in"qualsiasi forma".

L'ingresso di Vitek nell'affare stadio avrebbe spinto i rappresentanti della Sais a far valere le proprie posizioni. Ed ecco che i 50 milioni offerti sono diventati di colpo insufficienti. L'unica soluzione sembra che sia quella di un ridimensionamento delle pretese della famiglia Parnasi. Chi sta seguendo da vicino il dossier starebbe consigliando i costruttori romani in questo senso, anche per evitare di incattivire i rapporti con gli istituti di credito, UniCredit in primis.

(Il Romanista)

Clicky