IL TEMPO (A. AUSTINI) - No, non è decisamente il momento migliore della carriera di Lorenzo Pellegrini. Dopo i fischi dei suoi tifosi, ecco la conferma dell'infortunio: sulla coscia sinistra, che ha sentito indolenzirsi alla fine del primo tempo con il Lecce e lo ha costretto a restare fuori all'intervallo, è comparso un edema, segno di una piccola lesione muscolare sul bicipite femorale. Nulla di grave da quanto è emerso durante gli esami effettuati ieri, ma quanto basta per saltare la trasferta di domani in casa del Gent per il ritorno dei sedicesimi di Europa League (arbitra lo spagnolo Josè Maria Sanchez) e, con ogni probabilità, anche quella successiva in campionato a Cagliari.
Per il centrocampista romano è il secondo infortunio stagionale dopo la fattura del quinto metatarso del piede destro rimediata proprio contro il Lecce nella gara di andata a settembre scorso, risolta con un intervento chirurgico e uno stop di quasi due mesi. Stavolta dovrà stare fermo molto meno, l’obiettivo è rientrare l'’8 marzo in casa contro la Sampdoria, ma Pellegrini immaginava ben altro percorso per tirarsi fuori dal periodo di brutte prestazioni, che per la prima volta gli sono costate critiche severe da parte dei romanisti.
In generale l’infortunio conferma una tendenza a quanto pare irreversibile a Trigoria: è il 23° problema muscolare - non causato da un trauma diretto - accusato da un calciatore giallorosso in questa stagione. Altrettanti sono gli infortuni di natura traumatica compresi i legamenti crociati rotti di Zappacosta e Zaniolo, ben sette le operazioni a cui si sono sottoposti i giocatori di Fonseca. Numeri surreali che formano una media spaventosa: la Roma ha sommato finora 192 assenze in 34 partite, pari a 5.64 giocatori indisponibili ogni match, come se la rosa fosse costantemente ridotta.
Qualche spunto per consolarsi c'è. Ad esempio Diawara, che anche ieri si è allenato in gruppo, avverte ottime sensazioni al ginocchio infortunato per la se- conda volta in stagione (sta- volta menisco esterno do- po essersi operato per suturare quello interno), non dovrebbe volare oggi con la squadra in Belgio ma da Cagliari in poi va considerato disponibile. La scelta della terapia conservativa per scongiurare il nuovo intervento chirurgico ha quindi dato i frutti sperati. Ne avrà invece per un altro mesetto Zappacosta, con Pastore sì naviga a vista, Mirante è sulla via del ritorno in una decina di giorni, mentre la stagione di Zaniolo è già finita.
Per domani Fonseca sarà costretto a cambiare ancora formazione. Sulla trequarti si sposta al centro Mkhitaryan, come accaduto nella ripresa della gara col Lecce, e a sinistra c'è posto per uno tra Perotti (favorito) e Kluivert. Sull'altra fascia tocca di nuovo a Carles Perez, mattatore della sfida d'andata, a centrocampo Veretout e Cristante non hanno alternative (Villar è ancora acer- bo), in difesa Spinazzola o Santon a destra (Bruno Peres non è in lista Uefa), Kolarov confermato sulla corsia mancina così come la coppia centrale Mancini-Smalling. L'ex atalantino è squalificato in campionato e domenica a Cagliari farà spazio a Fazio.