In attesa di diventare proprietaria della Roma, la famiglia Friedkin si sta già portando avanti col lavoro. La dimostrazione che il patriarca Dan e suo figlio Ryan facciano le cose per bene, lo dimostra il fatto che da mesi – soprattutto il rampollo che sarà destinato ad occuparsi più da vicino del club – abbiano preso contatti con i maggiori club italiani, per capire meglio come funzioni il calcio nel nostro Paese e quali margini di sviluppo possano esserci. Tra i contatti informali, com’è ovvio, c’è stata anche la Uefa, che sarà un interlocutore importante per le questioni del «financial fair play».
Nel futuro, però, c’è anche la questione legata al nuovo stadio. Mentre il magnate ceco Radovan Vitek a marzo, grazie all’accordo con UniCredit, dovrebbe rilevare l’area di Tor di Valle di proprietà dell’imprenditore Parnasi, l’ex proprietario dei terreni, Gaetano Papalia, che li aveva ceduti a Parnasi, ritiene l’accordo nullo perché la cifra pattuita non è stata tutta versata ed è pronto ad un’azione legale.
(Gasport)