Jordan Veretout è inamovibile, un po’ per scelta un po’ per necessità visto anche il lungo stop di Cristante. Negli ultimi 4 mesi di campionato si è accomodato in panchina per la prima volta nell’ultima mezzora contro il Torino e ha chiuso l’anno (solare) in debito d’ossigeno, tanto che ha rinunciato a vacanze lontane per riposarsi con la famiglia in Francia. Il ruolo da mediano-incontrista l’ha stremato: non a caso, tra i titolari, è secondo solo a Pellegrini come numero di km percorsi a partita (10.983 di media).
Questo suo impiego continuo gli ha peró regalato una leadership tattica che mai aveva avuto in carriera. Stasera incontrerà uno dei punti fermi del centrocampo della Francia (Matuidi), quella Francia che sogna di rappresentare ad Euro 2020. Tra Veretout e la Juventus non c’è un bel feeling visto che in 4 scontri è sempre uscito sconfitto, senza segnare neppure un gol, né lui né la sua squadra. E pensare che quattro anni fa sarebbe potuto diventare bianconero...
Alla fine quest’anno ha scelto la Roma anche grazie ad una telefona di Fonseca, per il quale ora è diventato imprescindibile. Anche a costo di farlo stancare un po’ di più.
(Gasport)