Bisogna correre indietro di due anni, all'8 dicembre 2017, per ritrovare una quotazione delle azioni dell'As Roma come quella toccata ieri, 0,68 euro, in rialzo del 3,5% spinta dalle voci di cessione del club. Ieri mattina i titoli avevano aperto a 0,71 euro. La Roma, tramite un comunicato su richiesta della Consob, ha confermato le trattative tra il gruppo Friedkin e gli investitori guidati da James Pallotta informando però che non c'è ancora accordo definitivo per la cessione.
Non ci sarebbe ancora accordo sul prezzo, ma è considerata realistica una valutazione complessiva della transazione intorno ai 750 milioni di euro, cifra che comprende anche il rimborso che Friedkin riconoscerebbe a Pallotta per i costi già sostenuti per lo stadio a Tor di Valle, circa 70 milioni. Per arrivare all'esborso per l'As Roma bisogna ancora sottrarre dal totale i 150 milioni dell'aumento di capitale e i debiti finanziari che a settembre erano pari a 272 milioni al netto di liquidità e dei crediti finanziari a lungo termine. Dunque se l'accordo si chiudesse a queste cifre, l'esborso potrebbe essere intorno ai 270 milioni.
Punto cruciale è lo stadio: secondo una fonte qualificata la trattativa si potrebbe chiudere appena si hanno «conferme» per l'impianto giallorosso. Per questo servirebbe almeno un mese per la due diligence legale considerando che ci sono 12 società da analizzare. Difficile che l'operazione possa chiudersi prima della fine del calciomercato di gennaio.
(Il Sole 24 Ore)