Il complimento più bello, anche se con i modi spicci che gli sono cari, glielo ha fatto Antonio Conte alla fine di Inter-Roma: «Per la prima volta in stagione (20 partite tra campionato e Champions League) non siamo riusciti a fare gol per merito di Mirante, che è stato il migliore in campo». Una soddisfazione non da poco per il portiere di Castellammare di Stabia che, a 36 anni, dopo aver giocato in stagione una sola volta (a Graz, in Europa League, contro il Wolfsberger il 3 ottobre), ha fermato la coppia Lukaku-Martinez, che in campionato ha fatturato 18 gol, e ha permesso alla Roma incerottata di portare via un punto pesante da San Siro. Tra i clienti del Trigoria Hospital, fino a poco fa, c’era stato anche lui. Prima della partita di Europa League contro il Basaksehir, il 29 novembre, la Roma aveva chiesto e ottenuto dalla Uefa di poterlo sostituire con Fuzato per infortunio: per l’esattezza una flebite post traumatica al polpaccio sinistro (…).
Quattro giorni fa, quasi fosse un mago preveggente, Mirante aveva postato sul suo account Instagram: «Restart». Si riparte. Alla vigilia della partita contro l’Inter, Pau Lopez ha dovuto dare forfait per un risentimento muscolare legato a una vecchia cicatrice: oggi sarà valutato con un esame medico, così come Santon, uscito dopo un quarto d’ora per un probabile stiramento all'adduttore. Fonseca si è così affidato a Mirante, che di sicuro non ha sentito una particolare pressione: parliamo di un portiere che ha sulle spalle 351 partite di Serie A tra Siena (26), Sampdoria (22), Parma (204), Bologna (87) e Roma (12). Nella stagione scorsa, con l’arrivo di Ranieri al posto di Di Francesco, aveva conquistato il posto di titolare, strappandolo a Olsen. In estate si era parlato di un trasferimento perché non sembrava il portiere adatto al gioco di Fonseca, che aveva scelto Pau Lopez proprio per la sua bravura con i piedi. Mirante, però, ha deciso di restare a Roma e, vista la gara di San Siro, è stata la scelta migliore per lui e per la squadra (…).
(corsera)