IL TEMPO (F. BIAFORA) - Servirà ancora qualche giorno per entrare nella fase cruciale, ma la prossima settimana dovrebbe essere quella determinante per il possibile ingresso a tappe di Dan Friedkin all'interno della Roma. Il texano è pronto a mettere per iscritto le proprie intenzioni, formulando una manifestazione formale d'interesse riguardo alla trattativa per entrare nel mondo giallorosso.Gli advisor di Friedkin, presentatosi il mese scorso nella Capitale in compagnia della moglie e di uno dei quattro figli, non hanno ancora completato la due diligence avviata su tutte le società sottoposte al controllo della capogruppo AS Roma Spv Llc, la società in cui è più probabile che avvenga il passaggio di quote.
Friedkin, la cui intenzione futura è quella di diventare l'azionista di maggioranza del club guidato da Pallotta, ha impostato l'operazione direttamente negli Stati Uniti, una strada che permette una maggiore rapidità burocratica rispetto ad un ingresso nella Neep (controllata al 100% da AS Roma Spv Lllc), società con sede legale in Italia e detentrice dell'83,284% delle azioni della Roma. Il primo step della trattativa - di cui vanno stabiliti ancora molti paletti - interesserà con ogni probabilità l'aumento di capitale da un massimo di 150 milioni di euro da eseguire entro il 31 dicembre del 2020. Il futuro stadio che sorgerà a Tor di Valle ha un ruolo più che importante nelle contrattazioni e la probabile opzione sulla maggioranza si attiverà quando arriverà l'ok definitivo del Campidoglio al progetto, le cui carte sono state visionate e gradite da Friedkin e i suoi uomini.
In questi giorni gli uffici dell'Urbanistica e quelli dell'Avvocatura del Comune continuano a lavorare e a incontrare i proponenti ma al momento la priorità è il bilancio e la votazione sulla Variante e sulla Convenzione Urbanistica avverrà solo con il nuovo anno.