LA REPUBBLICA (E. SISTI) - Come all'andata il veleno nella coda. Roma sconfitta all'ultima curva come se, proprio quando servono di più, le venissero a mancare coesione e lucidità. E con un Fazio che sembra l'impianto di una discoteca, luci e ombre, anzi una luce e molte ombre. Ta(Fazio) nel primo tempo con un’autorete dettata dalla cattiva postura, dall'ansia e dalle visioni (di avversari inesistenti), bomber nel secondo per portare il match sull'1-1 con una rete da centravanti consumato e infine distratto centrale difensivo che, complice Smalling, lascia spazio a Thuram per il 2-1 finale a pochi secondi dalla fine di un secondo tempo in cui la Roma avrebbe meritato di più.
In una serata assai poco luminosa, anche se rimessa in piedi, la Roma senza turnover stava per aggrapparsi al suo argentino come a Udine quando l’assurda espulsione di Fazio provocò la ribellione fisica ed emotiva dei dieci rimasti in campo. Adesso la classifica del girone parla una lingua inaspettata: il turco. In testa con due punti di vantaggio su Roma e il resuscitato Borussia c’è addirittura il Basaksehir che ieri ha sconfitto fuori casa gli austriaci del Wolfsberger. All’andata la Roma questi turchi di seconda fascia li aveva travolti: misteri insondabili e forse fascino altrettanto insondabile dell'Europa League. E giovedì 28 c’è Basaksehir-Roma.
Tetri per lunghi minuti i giallorossi (il migliore Veretout, qualcosa da Dzeko, qualcosa da Zaniolo) non hanno fatto molto per evitare quest’insolita situazione di classifica. E a poco giova sapere che con il Var forse anche l’1-0 di ieri, come il rigore dell’andata, sarebbe stato cancellato (la palla sembrava uscita prima dell’affondo di Thuram che ha provocato l'autorete di Fazio). Il Borussia non pareva affatto la prima in Bundesliga. C'è da mordersi le mani o i piedi.