LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA - M. PINCI) - L’epurazione continua. La Roma rinuncia a un altro pezzetto della propria storia: da qualche ora, Tonino Tempestilli, ex giocatore giallorosso e da anni una delle anime di Trigoria, ha lasciato il club giallorosso. Una separazione dolorosa, per il dirigente, figlia di una evoluzione dei rapporti interni che ha portato all’inevitabile rottura. Iniziata già a settembre con il ritorno nei quadri dirigenziali di Manolo Zubiria, a cui il management aveva assegnato molte delle competenze di Tempestilli. Poi una serie di divergenze, fino a un paio di giorni fa: il divorzio deve essere materialmente messo nero su bianco ma è irreversibile. L’ultimo di una serie iniziata in estate con gli addii di Totti e De Rossi, fino alla decapitazione dello scouting e delle giovanili. Il prossimo sarà il vicepresidente Mauro Baldissoni, a cui è rimasta solo la competenza sul dossier stadio. Tutto in attesa del passaggio delle quote della Roma al texano Friedkin, che a giorni concluderà la due diligence. Nella squadra invece, “distratta” dalle noiose questioni sportive, ritrova dopo quasi tre mesi, una maglia da titolare Cengiz Ünder, inchiodato all’interno di una stagione cominciata malissimo. Il turco può tornare protagonista proprio in patria e contro la squadra che l’ha lanciato, il Basaksehir, in una gara che i giallorossi devono vincere domani per non rischiare di complicare il passaggio del girone europeo. Ünder si è fatto male il 5 settembre in nazionale al bicipite femorale destro, dopo un derby da titolare. Dal 28 ottobre, 4 gare di campionato in panchina, entrando in corsa. Ora dovrà giocarsi una maglia con Zaniolo e Pellegrini.