Paulo smorza l'euforia e incorona Mancini

03/11/2019 alle 14:01.
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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Non abbiamo vinto nulla». Fonseca vola basso. Per una notte (almeno) la Roma è terza ma il tecnico frena gli entusiasmi. È appena arrivato ma dà l'idea di aver già capito tutto: «I ragazzi stanno capendo che insieme sono più forti. Dzeko, ad esempio, non ha fatto gol ma ha lavorato tanto per la squadra. La prova di Mancini? Dà un equilibrio importante, è un calciatore molto intelligente tatticamente, sta facendo un lavoro importante. Abbiamo fatto una bella partita, battuto una grande squadra, ma bisogna capire che non abbiamo vinto ancora niente. Sono tuttavia felice perché nelle difficoltà la squadra s'è ritrovata». Analizza la gara: «Dopo il primo rigore abbiamo smesso di pressare alto e il Napoli e ha iniziato a giocare sul corridoio sinistro. Lì serviva che Mancini si abbassasse più vicino ai difensori. Nella ripresa non ce n'è stato bisogno, abbiamo pressato meglio sulla loro prima costruzione e non abbiamo avuto problemi. Se possiamo dare fastidio a Juve e Inter? Sono due squadre molto forti, pensiamo alla prossima gara di giovedì».

LA GIOIA DI NICOLÒ - Copertina per Zaniolo, al quarto gol consecutivo: «Spero di segnarne tanti altri. Abbiamo grandi mezzi, dovevamo ritrovarci dopo la scorsa stagione e lo stiamo facendo». Poi rivela: «Nell'intervallo Fonseca ci ha detto che il secondo tempo avremmo dovuto affrontarlo come i primi 25 minuti, noi lo abbiamo seguito. Sono felicissimo per questo periodo che sto attraversando». Palla a Pastore, ancora una volta tra i più positivi: «Abbiamo corso un'altra volta tantissimo. Cosa è cambiato con Fonseca? Mi ha dato molta più fiducia. Ha parlato molto con me all'inizio del campionato. Ha gestito molto bene i miei allenamenti, adesso sto bene. L'errore da non commettere? Di pensare che abbiamo già vinto qualcosa». Veretout affida invece a Twitter la sua gioia: «Finalmente è arrivato! Il mio primo gol in giallorosso. La settimana è perfetta! Tre partite, 9 punti e la consapevolezza di essere forti». Di altro tenore le parole di Insigne: «Non era facile scendere in campo dopo quello che è successo con l'Atalanta. I rigori? Contro la Roma ne è stato fischiato uno grazie alla tecnologia, cosa che non è accaduta a noi. Il Var deve funzionare per tutti. Ora testa al Lipsia, è una finale».