LEGGO (F. BALZANI) - Ora anche Capello si è convinto: «Zaniolo è il talento italiano più forte che abbiamo». Proprio dopo l'uscita infelice di Don Fabio, relativa alla cattiva strada presa da Nicolò, sono arrivati 4 gol di fila, uno più bello e importante dell'altro. Una rivincita di gran classe quella di Zaniolo che a 20 anni e 126 giorni ha già segnato 11 gol in giallorosso. Meglio di lui solo Totti e Amadei. Insomma un capolavoro. Che Nicolò, cresciuto nel mito di Kakà, si gode senza montarsi la testa. «Non mi sento un giocatore affermato, devo continuare così, lavorare in campo per affermarmi in futuro - ha detto al sito dell'Uefa -. Mi sento un giocatore che deve ancora migliorare tanto. La partita che ricordo con più orgoglio è quella della doppietta al Porto. Devo essere bravo a non sedermi su quello e a continuare a viverne altre». Come quella di Napoli. Parole da leader che nel recente passato ha conosciuto anche il bastone oltre che la carota. Messo fuori rosa in Nazionale, ha subito pure le lavate di testa pubbliche e non del ds Petrachi e di Fonseca che sembra avergli trovato la collocazione tattica giusta come conferma il Principe Giannini: «E' un fenomeno, ma doveva stabilizzarsi in una posizione del campo. Finalmente l'ha trovata e ora fa la differenza. La sua corsa andava sfruttata al meglio. Fonseca ha compiuto tre capolavori: Mancini, Pastore e lo stesso Zaniolo».
Ma pure di Totti che qualche mese fa gli aveva consigliato: «Deve essere più umile». Il numero 22 lo ha preso in parola: «Penso che per qualsiasi giovane essere accostato o solo avvicinato a Totti sia una grandissima emozione. Però io sono Zaniolo e di Totti ce n'è uno. Io devo continuare su questa strada. Se un giorno la Roma mi proponesse di indossare la maglia numero 10? Non ci penserei neanche. Terrei la mia, è una forma di rispetto verso il capitano. Non proverei nemmeno a dire di sì». Poi guarda al futuro: «La Roma quest'anno è cambiata molto, ma penso sia cambiata in positivo perché siamo un gruppo giovane con al fianco giocatori più esperti e forti, che aiutano i più giovani. E' il giusto mix per fare una grande annata. Credo che abbiamo tutto per poter dire la nostra già quest'anno». Zaniolo si prepara a giocare anche le ultime due giornate prima della sosta. Fonseca, in accordo con la squadra, ha deciso di non far ritorno nella capitale a cavallo tra Mönchengladbach e Parma. Il triplo viaggio sarebbe stancante per una squadra già spremuta fino all'osso: allenamento del venerdì in Germania poi partenza per Bologna e rifinitura a Parma. Un' altra mossa intelligente.