LEGGO (F. BALZANI) - Dieci anni di insulti, provocazioni e squalifiche. Quella tra Balotelli e i tifosi giallorossi è una storia poco felice che vivrà domenica all'Olimpico, in Roma-Brescia, un appuntamento ad alto tasso di pericolosità visto che la Sud è sotto diffida dopo i cori anti-Napoli (ieri scontata di 10 mila euro la multa al club) e gli ululati a Vieri a Marassi.
A patto che Grosso non decida di lasciarlo a casa dopo l'ultima balotellata di ieri che ha convinto il tecnico del Brescia a cacciare Super Mario dal campo di allenamento perché troppo svogliato. La tensione è salita a metà seduta e potrebbe portare anche a un'esclusione temporanea dalla rosa di Balotelli. Una giornata non facile quella dell'ex interista che ha saputo pure della sospensione (con supplemento di indagine) della chiusura del settore Est dello stadio di Verona, decisa dal giudice sportivo per i famigerati cori razzisti che portarono Balotelli a scagliare il pallone in curva. E se dovesse giocare domenica non sarà di certo una giornata come le altre per l'attaccante italiano.
L'ultima di SuperMario contro i giallorossi, infatti, finì con gli ululati razzisti da parte di alcuni tifosi romanisti presenti a San Siro con tanto di sospensione del match col Milan per 90 secondi. Era il 14 maggio 2016 e qualche giorno dopo il Giudice Sportivo squalificò la curva Sud e la Roma (multata di 50 mila euro) decise di non fare ricorso. Ma le diatribe tra Balotelli e la Sud hanno radici molto più profonde. Già nel 2009, infatti, alcuni atteggiamenti provocatori di Mario nel corso delle sfide scudetto con l'Inter scatenarono gli istinti più beceri di alcuni ultrà. Il 17 luglio di quell'anno l'attaccante dichiarò: «Juve-Inter? Non ci penso, adesso penso a Roma-Inter e come esultare sotto la Sud dopo il gol». Una provocazione evitabile, ma comprensibile visto che un mese prima Balotelli fu vittima di un episodio orrendo andato in scena a Ponte Milvio. Il bresciano, in compagnia di alcuni compagni dell'Under 21, fu preso di mira fuori da un gruppo di tifosi che gli lanciarono addosso due banane con tanto di ululati. Balotelli decise di non sporgere denuncia, ma la storia non finì quella sera. Il 10 maggio 2010 la Sud dedicò gli dedicò uno striscione: «Non ti insultiamo perché di colore, ma perché sei uno stronzo senza onore». Cinque giorni prima all'Olimpico, nella finale di coppa Italia, Totti venne espulso per un calcione rifilato a Balotelli dopo che quest'ultimo aveva provocato l'ex capitano per tutto il match. Altri striscioni apparvero lo scorso anno a Testaccio e Trigoria quando si vociferava di un arrivo di Balotelli alla Roma tra cui: «Mezzo giocatore e uomo senza valore che si fa scudo col suo colore. Roma non ti vuole». Domenica all'Olimpico il possibile nuovo scontro a 6 anni di distanza dall'ultima di Mario all'Olimpico. Vincerà il buon senso?
Infine, Zaniolo. Un giovane che vuole giocarsi decisamente meglio le sue carte è Nicolò che ieri a Sky ha non ha risposto alla domanda sul suo futuro: «Voglio vincere Europa League con la Roma ed Europeo con l'Italia. Under 21? Ho sbagliato, ma sono un bravo ragazzo».