IL TEMPO (F. SCHITO) - «È uno scherzo, sempre la stessa storia». James Pallotta commenta così l'epilogo di Roma-Gladbach. Ci eravamo lasciati all'Olimpico con un Fonseca furioso che sbraitava in faccia a Massa dopo Roma-Cagliari. Ci ritroviamo con l'ennesimo errore grossolano che condanna la Roma a un pareggio che ne complica il cammino in Europa League.
L'arbitro Collum, dopo essersi attirato le furie dei laziali in un Fenerbahce-Lazio ai quarti di Europa League nel 2013 in cui concesse un rigore molto dubbio ai turchi, ha restituito il favore anche in casa giallorossa fischiando un penalty inconcepibile ai tedeschi: «È difficile accettare una situazione come questa - ha detto Fonseca -, i giocatori negli spogliatoi sono devastati, ma non possiamo fare niente. Non è giusto, ma è il calcio, dobbiamo voltare pagina».
Si respira aria di rassegnazione in casa Roma, dopo la rabbia di qualche settimana fa: «È un errore grave - le parole di Dzeko - che non può succedere a questi livelli perché poi alla fine cambia tutto. Con due punti in più era una classifica diversa. Abbiamo altre 3 partite dove sicuramente può succedere tutto. Con la vittoria era tutto più facile, non capisco perché l'arbitro fosse così sicuro. Io l’ho visto subito che era faccia, l’ho rivisto in televisione lui non lo poteva vedere, incredibile».
Anche Fazio condanna il fischietto scozzese: «Nessuno disturbava la visuale dell’arbitro e tutti abbiamo visto che non era rigore. Lui aveva il dubbio, ma ormai siamo abituati a questi episodi contro di noi, ci stanno facendo molti danni all'Olimpico e fuori». Anche il tecnico dei tedeschi, Rose, ammette l'errore: «Il rigore non c'era».