Ammettiamolo, il verde dell’erba e la palla che rotola rubano gli occhi e fanno volare la fantasia. Ma la Roma in questi giorni sta giocando altrove un altro paio di partite estremamente importanti, che riguardano in qualche modo il futuro delle ambizioni del club. Proprio mentre Guido Fienga, ceo dei giallorossi, e Francesco Calvo, direttore commerciale della società, sono a Boston per fare il punto della situazione con il presidente Pallotta, la vicenda che riguarda il nuovo stadio che dovrebbe nascere a Tor di Valle entra in uno snodo decisivo. Entro il fine settimana – o al massimo i primi giorni della prossima – il Comune invierà alla Roma la bozza della Convenzione Urbanistica, che il club valuterà per eventuali correzioni. Resta il nodo cruciale della contestualità tra la realizzazione delle opere pubbliche e l’apertura del nuovo impianto, che la società giallorossa vorrebbe evitare perché la tempistica dei lavori non a carico del proponente (ma della Regione) difficilmente saranno allineati a quelli dello stadio, rendendo così complicato l’obiettivo finale di far arrivare allo stadio il 50% degli spettatori su «ferro» (treno Roma-Ostia). (...) Intanto a Boston si cerca di mettere in sicurezza il prossimo bilancio, che sarà privo dei ricavi della Champions. Dopo il «rosso» dell’ultimo esercizio per circa 24 milioni, si lavora su nuovi sponsor. Fra questi, persi gli introiti assicurati dal sito di scommesse Betwin per via del «decreto dignità» varato dal passato governo, si cercano proventi analoghi da partner asiatici, ed in prima fila c’è Awcbet.com. La partita, comunque, è ancora all’inizio.
(gasport)