La rabbia finale di Fonseca è quella di un po’ tutta la Roma. Perché alla fine i giallorossi si sentono defraudati. Anzi, di più, come dice Petrachi: «La Roma è stata scippata e non è da questa settimana che subiamo torti arbitrali», è l’accusa del d.s., che si riferisce ai mancati rigori di Bologna e Lecce (mani di Denswil e Lucioni). «Lo dico per dovere di cronaca, altrimenti alla Roma sembriamo tutti matti – continua Petrachi, che rischia un deferimento per le frasi utilizzate a fine gara – Siamo arrabbiati, Massa ha avuto un atteggiamento indisponente, è stato arrogante, sembrava quasi volesse indirizzare la gara. Su 50 punizioni ne avrà fischiate 47 per il Cagliari e 3 a noi. E il rigore nasce da un punizione che non c’è, dove Diawara colpisce il pallone».
Ad essere infuriato alla fine è anche il presidente James Pallotta: «Non sono sicuro di che partita ho visto rispetto all’arbitro. Incredibile, ancora una volta». Per poi aggiungere: «Stanco di questa schifezza che ci costa le partite. È successo già troppo volte quest’anno». La Roma a fine gara ha anche parlato anche con gli arbitri per capire, quegli arbitri che sono usciti dallo stadio circa un’ora e mezzo dopo la gara. La rabbia di Pallotta è poi la stessa che Fonseca ha messo negli ultimi minuti della partita, subito dopo il gol annullato. Il tecnico portoghese ha rivisto le immagini in panchina, sul telefonino di un suo collaboratore. Protestando poi in modo veemente a fine gara. «Ho meritato l’espulsione, anche se non ho mancato di rispetto all’arbitro – dice Fonseca – Gli ho solo detto che il fallo di Diawara non c’era, chiedendogli perché poi non era andato al Var sul gol di Kalinic. Lì lui dice ai giocatori del Cagliari che non era fallo, si vede dal gesto della mano. Poi cosa è successo? Vorrei capire come viene applicata davvero la Var...».
(gasport)