LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Alle prese con le scorie lasciate dal pareggio in Europa League, la rottura del crociato di Zappacosta – ennesimo infortunio di una stagione già condizionata dai ko – e la gara contro il Cagliari dell’ex Nainggolan, Paulo Fonseca non cerca alibi. «Se stiamo facendo tutto il possibile per prevenire gli infortuni? Sì, certo – la convinzione del tecnico – abbiamo una politica molto rigorosa e rispettosa dei parametri scientifici. L’infortunio più frequente è quello al flessore e noi abbiamo avuto solo un caso, quindi non si può parlare di cattiva pianificazione. Queste cose non accadono solo a Roma, ma in tutte le squadre che giocano con frequenza. Quindi, mi chiedo: se succede in tutti i grandi club, siamo incompetenti o forse la sequenza di gare così ravvicinate non è adeguata allo sforzo fisico chiesto agli atleti?».
Oggi, all’Olimpico (ore 15), arriva il Cagliari, partita da affrontare anche senza Florenzi, alle prese con l’influenza che l’ha costretto a saltare la sfida col Wolfsberg. Assenza che si somma a quelle di Pellegrini, Mkhitaryan, Ünder, Perotti e, appunto, Zappacosta. «Il trequartista dovrà farlo uno tra Cristante e Veretout», ammette Fonseca, che rimetterà titolare Edin Dzeko, dopo avergli fatto tirare il fiato in Austria. «Chi non è in grado di sopportare la pressione, non è in grado di fare il professionista – è diretto il portoghese – Io vedo un sostegno costante da parte dei tifosi. Chi non regge, prendesse un pezzo di terra e andasse a coltivare le patate». Per Nainggolan sarà oggi il primo ritorno da ex all’Olimpico (la scorsa stagione non c’era con l’Inter), e sarà accolto dagli applausi. I romanisti amano ancora Radja e lui e la sua famiglia amano Roma, dove hanno una casa e un negozio. Nella capitale la moglie Claudia sta poi combattendo la battaglia più difficile, quella contro una malattia che la donna ha deciso di rendere pubblica attraverso Instagram. Un modo per dare speranza a tutte le donne impegnate nella stessa battaglia.