IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Non ho mai visto dal vivo il Wolfsberger, ma l'ho studiato. E' squadra fisica che rispettiamo. Ma non è l'Atalanta austriaca perché loro non marcano a uomo in ogni zona del campo». Fonseca, dopo il successo di Lecce, è più sereno, nonostante gli infortuni continuino a penalizzarlo. Così annuncia la prima di Kalinic da titolare e ammette che anche gli altri senatori Kolarov e Smalling possono andare in panchina, preservati per la partita di domenica con il Cagliari. Qui ha portato Zappacosta che però è in fase di recupero. Chiaro su Mkhitaryan: «Lo avevo tenuto fuori con l'Atalanta, a scopo precauzionale, per un affaticamento muscolare all'adduttore. Ha sofferto gli impegni ravvicinati da quando è arrivato. Può accadere. Comunque il suo è un normale risentimento». Accanto all'allenatore c'è Fazio, uno dei giallorossi ad aver già alzato l'Europa League come Zappacosta, Mkhitaryan, Kalinic e Smalling. «Non snobbiamo nè il Wolfsberger nè la Coppa. Vogliamo provare a vincerla. Il mio rendimento è cambiato? Quest'anno c'è un'altra aria, per tutti». Gli chiedono se conosce l'ex capitano giallorosso Giannini che qui ha conquistato Coppa e Supercoppa d'Austria con lo Sturm Graz. «No», accompagnato con il sorriso. La Roma non è preoccupata per il possibile deferimento di Petrachi (e del club): il ds, con la dichiarazione incauta del 10 settembre, ha ammesso di aver lavorato per il club giallorosso già da maggio prima di separarsi dal Torino (trattativa con l''Inter per Dzeko, portata però avanti dal ceo Fienga).
Fonseca non teme una nuova Atalanta: «Loro non ci marcheranno a uomo...»
03/10/2019 alle 13:28.