LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - «Voglio che in questo momento i calciatori capiscano che è necessario lottare di più, correre di più e sacrificarsi per la squadra». Paulo Fonseca prova a esorcizzare la valanga di infortuni che hanno travolto la sua Roma nelle ultime settimane, preparando la gara di stasera contro il Borussia Monchengladbach senza cercare troppi alibi. Anche se è costretto ad ammettere: «In questa situazione è impossibile raggiungere il livello di crescita, con tutti questi assenti è impossibile raggiungere il livello che io auspicavo, non si può avere un undici base. Anche per me è una situazione nuova: l’anno scorso, allo Shakhtar abbiamo avuto appena 4 infortuni». A centrocampo ha solamente un giocatore di ruolo a disposizione, Veretout, insieme a Pastore, lì adattato (Santon non è stato convocato perché colpito da influenza), ed Edin Dzeko dovrà giocare per forza, con la mascherina. «Non abbiamo altri giocatori, anche se non è al massimo, sarà in campo». Un’emergenza che preoccupa Fonseca, costretto a convocare, oltre ad Antonucci, i due Primavera Calafiori e Riccardi, con Petrachi impegnato a spulciare la lista degli svincolati, visto il lungo stop di Cristante: un profilo che piace è quello di Emil Hallfredsson, centrocampista di 35 anni, ex Frosinone. Mentre si cercano soluzioni, saranno seimila i tifosi tedeschi oggi all'Olimpico, con le forze dell'ordine allertate da giorni per prevenire eventuali tensioni e contatti nelle zone del centro, oltre che allo stadio. «Mi aspetto una partita aperta col Borussia, loro sono aggressivi e sono primi in classifica in Bundesliga, non sarà semplice ma il risultato non è scontato», prova a essere fiducioso, Fonseca.
Fonseca motiva i suoi: "Gli infortuni complicano tutto, ma non molliamo"
24/10/2019 alle 14:47.