Diritti tv, anche la Roma valuta l'azione legale contro Img, MpSilva e B4

01/10/2019 alle 15:08.
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MF-MILANO FINANZA (A. MONTANARI) - La partita della gestione e rivendita all'estero dei diritti tv della Serie A prende formalmente avvio. Perché dopo le azioni legali promesse da Torino, e Chievo Verona che hanno chiesto a Img rispettivamente 167,8 milioni, 241,6 mln e 145,2 min (puntando al sequestro delle attività per un importo rispettivamente fino a 110,1 milioni, 152,8 min e 81,1 mln), adesso è arrivato il momento delle prime udienze. Questa mattina alle 12, al Tribunale di Milano, compariranno in aula i vertici e gli avvocati di Chievo e Torino (l'azione legale promossa dalla è stata invece trattenuta dal presidente del Tribunale) per dare seguito alle loro istanze.

Tutto fa perno, come anticipato da MF-Milano Finanza, sull'inchiesta dell'Antitrust che di recente ha portato l'authority a comminare una sanzione complessiva di 67 milioni al cartello composto dalle società MpSilva (63,9 milioni), B4 (3,1 milioni) e, per l'appunto, Img (343 mila euro), in merito alla cessione delle immagini dei campionati di Serie A nel periodo 2008-2015. Al momento solo Img è l'unica che si è mossa per tutelare i propri interessi, anche perché nel frattempo MpSilva e B4 sono state poste in liquidazione dai rispettivi azionisti.

Ma proprio in queste ore, secondo quanto appreso da fonti finanziarie, c'è chi sta considerando di scendere in campo per tutelare i propri interessi, in scia a quanto fatto da Chievo, e Verona. La Roma di , che nel frattempo ha dovuto lanciare l'ennesimo aumento di capitale da 130 milioni, sta valutando con i legali di fiducia il da farsi. Perché il club giallorosso era uno dei tre, come la società viola ora di Rocco Commisso e quella granata di Urbano Cairo, che si era costituita durante l'inchiesta dell'Antitrust. E se finora non aveva affondato il colpo, è possibile che dopo questo primo round di udienze, la Roma si muova formalmente per tutelare i propri interessi, viste anche le cifre chieste da Chievo, e Torino.

In questo scenario resta da capire la posizione che assumerà la Lega Serie A, che sta da settimane studiando il dossier per calcolare l'esatto valore del danno potenziale subito dal cartello Img-MpSilvaB4. Ma al momento i vertici della Confindustria del pallone non hanno espresso una posizione ufficiale, anche per le trattative in corso con Mediapro per la creazione del canale tematico della Lega che continuano a slittare. Sarà comunque la prossima assemblea della Serie A a definire l'azione legale per quel che riguarda i diritti tv internazionali.