IL TEMPO (F. BIAFORA) - Cambiano gli allenatori, i preparatori, i fisioterapisti, i medici, vengono rifatti i campi di Trigoria (dove è stato svolto l’intero ritiro senza andare in tournée oltreoceano), ma la maledizione degli infortuni resta. L’ultimo giocatore della Roma ad essere vittima di uno stop muscolare, il quarto dopo due sole giornate di campionato, è Under, rimandato in Italia dallo staff della Turchia, che non lo avrà a disposizione per le gare con Andorra e Moldavia. La prima diagnosi parla di un problema al bicipite femorale della coscia destra per l’esterno giallorosso, ma in giornata saranno svolti esami strumentali più approfonditi per valutare la presenza di una sospetta lesione di secondo grado. Under lo scorso anno ha subito una lesione alla coscia dell’altra gamba, che lo aveva costretto ai box dalla gara con il Torino, disputata il 19 gennaio, a quella con il Napoli del 31 marzo, anche a causa di una ricaduta. La speranza di Fonseca, che nelle ultime settimane ha già dovuto fare a meno di Spinazzola, Perotti e Zappacosta per guai muscolari, è che in questo caso lo stop sia più breve, in modo da avere Under tra i convocati per la sfida contro la Sampdoria, in programma dopo la sosta di ottobre: in questo caso salterebbe le partite con Sassuolo, Bologna, Atalanta, Lecce e Cagliari, oltre ai due impegni europei con Istanbul Basaksehir e Wolfsberger.
Nel frattempo ieri a Trigoria è stato presentato Kalinic, arrivato dall’Atletico Madrid in cambio di due milioni per il prestito oneroso e con un diritto di riscatto fissato a 9: “Sono molto contento di essere alla Roma, è un grande club, con una grande storia. Spero di fare bene. La prima cosa che voglio è non subire infortuni, perché negli ultimi due anni non ho giocato molto. Ho temuto che il trasferimento saltasse, ma per fortuna è andato tutto bene”. Poi il centravanti croato ha affrontato i temi più strettamente legati alla tattica e ad una possibile convivenza con Dzeko: “Vediamo il mister se giocherá con una o due punte. Ho parlato con Edin tutti i giorni, mi ha convinto anche lui. Tutti i ruoli d’attacco vanno bene per me, ho fatto molte partite ad una punta, ma posso anche giocare a due e alla Fiorentina ho fatto pure l’esterno. Mi piace lo stile di gioco di Fonseca”.
Oggi invece è il turno della presentazione di Smalling, che sarà sempre accompagnato da De Sanctis, braccio destro del direttore sportivo Petrachi. L’ex portiere giallorosso ha avuto modo di annunciare le nuove linee guida della gestione dei contratti dei calciatori del settore giovanile, toccando anche l’argomento mercato: “La direzione che è stata presa è quella di fare in modo che i ragazzi che iniziano e devono completare un percorso giovanile possano mantenere un livello alto anche con un nuovo parametro di stipendi. Chi vuole rimanere, chi rivendica il diritto di essere romano e romanista, lo deve dimostrare non soltanto a parole ma anche nei fatti. Sono concetti etici, morali, culturali rigorosi all’interno del settore. Mercato? Abbiamo scelto noi di far rimanere Bianda, mentre mai, mai, abbiamo pensato di privarci di Riccardi o di Celar, Bouah e Calafiori. I prospetti importanti ce li teniamo e cerchiamo di fargli fare il percorso giusto, quello di Cangiano è stato un sacrificio”.