L’Europa League è la sua competizione preferita (…). Delle sette presenze internazionali fatte da Leonardo Spinazzola sei sono state nella competizione «minore». Giocava con l’Atalanta, il terzino sinistro, due anni fa, e sembrava destinato a un futuro luminoso (…). L’infortunio, la cessione alla Juventus e le difficoltà che sono ormai storia hanno fatto sì che la scorsa stagione facesse, in Champions League, solo una partita. Di quelle indimenticabili, però. Perché i 67’ contro l’Atletico Madrid sono stati i migliori della sua carriera ed è proprio quel giocatore lì che la Roma vuole ritrovare il prima possibile (…). «Questa notte - le sue parole dopo la partita contro l’Atletico - la ricorderò per tutta la vita. Spero però di viverne anche altre, forse pure migliori». Magari già stasera, visto che sembra probabile l’esordio da titolare (…).
(…) L’amato ruolo di terzino sinistro sarebbe l’ideale per lui, ma anche a destra, perché in questo momento la priorità è giocare, trovarsi con i compagni e ritrovarsi con se stesso. Dal punto di vista fisico, in particolare modo, visto che come ha sottolineato il direttore Petrachi non è nuovo a problemi di natura fisica. Tutto questo, cioè la sua presenza in difesa, è possibile, ma non certa, visto che Fonseca potrebbe sorprendere tutti e schierare Spinazzola sì a sinistra, ma più avanti. Nei giorni scorsi è stata provata questa soluzione, che consentirebbe al tecnico portoghese di avere due mancini come lui e Kolarov capaci di attaccare, ma anche di saltare l’uomo e arrivare sul fondo con continuità. Che poi è la cosa che gli riesce anche meglio. E Spinazzola, dopo essersi sentito troppo a lungo poco protagonista, in passato, adesso ha voglia (e necessità) di far innamorare di sé i tifosi della Roma (…).
(gasport)