LAROMA24.IT - A Lecce la Roma di Fonseca si rilancia portando a casa tre punti fondamentali per la lotto al quarto posto. "A Lecce la Roma ha giocato con convinzione, doveva prendere i tre punti e li ha presi. Sempre sotto terapia della crescita Zaniolo al quale il tecnico ha temporaneamente tolto la titolarità: Fonseca lavora sul desiderio del ragazzo che ha una straordinaria forza nelle gambe, deve perfezionare la tecnica e, eventualmente, fingere umiltà, se proprio non gli dovesse riuscire di acquistarla" scrive Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport. Massimo Caputi dalle pagine de Il Messaggero invece elogia Fonseca e il mix vincente tra nuovi acquisti e "senatori" creato al portoghese: "Fonseca, ritornando alla normalità con una squadra offensiva e qualche piccola accortezza difensiva, ha schierato ben sei dei nuovi calciatori arrivati. È con il giusto mix tra vecchi e nuovi che ora può prendere forma la sua Roma". Dello stesso avviso anche Tiziano Carmellini de Il Tempo: "Il tecnico giallorosso cambia di nuovo la sua squadra, manda quattro uomini diversi rispetto a quelli che avevano subito l'Atalanta e utilizza ben sei elementi arrivati dall'ultimo mercato. È chiaro come Fonseca stia cercando di trovare la quadra di un gruppo forte ma che ha ancora bisogno di fare esperienza per trovare la sua massima espressione".
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola
CORRIERE DELLO SPORT (I. ZAZZARONI)
[..] S'è risollevata la Roma. Il compito di Fonseca è quello di resuscitare un terreno inaridito creando un gruppo destinato a durare e abbattendo così le resistenze dei critici. Non gli è stato chiesto il risultato immediato, ma neppure lo spegnimento dell'illusione. A Lecce la Roma ha giocato con convinzione, doveva prendere i tre punti e li ha presi. Sempre sotto terapia della crescita Zaniolo al quale il tecnico ha temporaneamente tolto la titolarità: Fonseca lavora sul desiderio del ragazzo che ha una straordinaria forza nelle gambe, deve perfezionare la tecnica e, eventualmente, fingere umiltà, se proprio non gli dovesse riuscire di acquistarla.
IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
Le vittorie di Roma e Lazio hanno dato indicazioni significative. Fonseca, ritornando alla normalità con una squadra offensiva e qualche piccola accortezza difensiva, ha schierato ben sei dei nuovi calciatori arrivati. È con il giusto mix tra vecchi e nuovi che ora può prendere forma la sua Roma. Inzaghi, di contro, inserendo Marusic per Lazzari, ha messo in campo la stessa formazione della passata stagione. Un segnale di come sia il gruppo storico a dare ancora la maggiori garanzie. I nuovi non sembrano migliorare il livello della squadra.
IL TEMPO (T. CARMELLINI)
La Roma va. Gioca, soffre, dà meno spettacolo del solito, ma vince senza incassare gol (prima volta della gestione portoghese in campionato) su un campo ostico come il Via del Mare di Lecce e si ritrova quinta in classifica a quota 11. C'è tutto il suo contrario nel bilancio di Fonseca che fatica forse più del dovuto contro la squadra di Liverani, viene penalizzata con un rigore netto non dato in avvio e non riesce a chiuderla quando avrebbe dovuto sbagliando un penalty che stavolta l’arbitro Abisso (forse nell’occasione precedente si era perso nelle profondità del suo cognome... ) non può evitare, per l'evidenza, di concedere.
Il tecnico giallorosso cambia di nuovo la sua squadra, manda quattro uomini diversi rispetto a quelli che avevano subito l'Atalanta e utilizza ben sei elementi arrivati dall'ultimo mercato. È chiaro come Fonseca stia cercando di trovare la quadra di un gruppo forte ma che ha ancora bisogno di fare esperienza per trovare la sua massima espressione. Finora nessuno forse ha cambiato come lui in campionato e sono di fatto tre i giocatori che fin qui hanno sempre indossato una maglia da titolare: il portiere Pau Lopez, Kolarov e Dzeko. Un segnale chiaro su come, tranne rare eccezioni, il lusitano voglia provare, sperimentare, toccare con mano, anche a rischio di sbagliare. E ieri ha avuto diverse risposte positive, a partire dalla difesa inedita con quella che potrebbe diventare la coppia del futuro: l’inglese Smalling affiancato dal giovane Mancini. I due non sbagliano praticamente nulla e il Lecce nelle poche sortite offensive li trova sempre pronti a rispondere. Positivo anche l'ingresso a
centrocampo di Diawara preferito a Cristante (un altro di quelli che finora aveva giocato sempre), mentre è apparso in flessione Veretout. Sulla fascia destra la scelta va su Kluivert migliore in campo assieme a Smalling e Dzeko, ancora una volta uomo-partita e comunque sempre punto di riferimento per ogni sponda offensiva dei suoi. Parte non a caso da una
palla recuperata dal giovane olandese l’azione che porta al vantaggio giallorosso con
l’assist per Dzeko di un Mkhitaryan fin lì impalpabile. Nel finale energie fresche con Zaniolo che può chiudere la pratica aprendo a metà la retroguardia di casa grazie alla solita prepotenza fisica, ma l’ingenuità, o forse la gola, costringono la Roma a soffrire fino all'ultimo dei sei minuti di recupero.
Tra le note negative il numero di infortuni che continua a salire: ieri ko anche Pellegrini e Mkhitaryan, ma stavolta gli infortuni sembrano gestibili. Intanto da oggi c'è da riaprire il capitolo Europa League con una trasferta giovedì in Austria non scevra da insidie.