(…) Edin Dzeko e Ciro Immobile, a ben guardare, sono simili. Pure tecnicamente, perché – sebbene con caratteristiche fisiche diverse – hanno un elemento importante in comune: giocano per se stessi ma anche per la squadra. Il romanista con le sue qualità tecniche, decisamente notevoli per un centravanti (non a caso Conte lo voleva per aiutare Lukaku a segnare); il laziale svariando sull’intero fronte d’attacco, pressando ovunque, creando spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Ma Dzeko e Immobile hanno anche un altro punto di contatto: nelle ultime tre stagioni hanno vinto la classifica dei cannonieri dell’Europa League. Un traguardo che rischia di passare inosservato, ma che invece è giusto sottolineare: indica la capacità dei due attaccanti di sapersi proporre anche a livello internazionale (…).
I numeri dicono quanto siano importanti: Dzeko è il secondo miglior marcatore europeo della Roma dietro a re Totti (23 gol a 38); Immobile è il settimo tra i realizzatori nella Lazio, ma il podio è lontano appena 3 reti e Ciro certamente lo può raggiungere già in questa stagione. Questi due centravanti così diversi, eppure così uguali, sono accomunati da un altro dato abbastanza curioso: entrambi hanno segnato 89 volte con le loro squadre, Dzeko con la Roma (in 182 partite) e Immobile con la Lazio (in 137 incontri). Il biancoceleste ha una media gol/partite migliore, il giallorosso è rinfrancato da un nuovo contratto. Questa è una stagione fondamentale per entrambi: Edin deve diventare anche leader e trascinatore della Roma, ora che se ne sono andati De Rossi e Manolas; Ciro ha bisogno di riscattare l’ultima stagione non entusiasmante, benché nobilitata da un buon numero di reti. L’Europa League è un’occasione, Dzeko tenterà di sfruttarla già stasera, Immobile magari dal prossimo turno (perché Ciro nemmeno è andato in Romania per la partita con il Cluj per preservarlo per il campionato) (…).
(corsera)