IL MESSAGGERO - È fissata per il 3 dicembre la prima udienza del processo che vedrà imputato l’ex presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito, accusato di corruzione in uno dei filoni della maxi inchiesta della procura sul nuovo stadio della Roma. I pm hanno ottenuto dal gip Maria Paola Tomaselli il giudizio immediato cautelare, che porta il processo direttamente davanti al tribunale collegiale. La decisione del giudice, che riguarda anche l’avvocato Camillo Mezzacapo (ritenuto braccio destro di De Vito), arriva a 48 ore dalla scadenza dei termini della misura cautelare emessa il 20 marzo. L’ex esponente degli M5S resta agli arresti domiciliari. Il 9 settembre la difesa di De Vito aveva rinunciato all’udienza davanti al Riesame dopo che la Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del tribunale della Libertà. I giudici della Suprema corte affermano che contro De Vito e Mezzacapo ci sarebbero «congetture» e «enunciati contraddittori» non «dati indiziari» sufficientemente motivati dal gip e dal Riesame per sostenere che facessero parte del «gruppo criminale» guidato dall’imprenditore Luca Parnasi e fossero vittime del suo «metodo corruttivo». Per i pm l’ex esponente grillino ha asservito il suo ruolo di primo piano nell’Amministrazione in favore di una serie di imprenditori (Parnasi, Toti e Statuto)che avevano messo gli occhi su tre maxi-appalti oltre al nuovo stadio (capo d’imputazione per cui è andato a processo), quello legato all’ex stazione di Trastevere, la zona della vecchia Fiera e degli ex Mercati generali.
De Vito resta ai domiciliari via al processo il 3 dicembre
19/09/2019 alle 14:00.