Sembrava la notte di gala per Daniele De Rossi, subito in gol nel suo esordio col Boca Juniors, leader della squadra, regia perfetta. Ma la partita contro l’Almagro per la Copa Argentina è finita con un retrogusto amaro: pareggio del Burrito Martinez all’81’, rigori e delusione per i xeneizes, eliminati della Copa Argentina contro una squadra di seconda divisione (…). «Lui esordiva ed era pronto per giocare 60 minuti, e alla fine ha giocato un po’ di più perché lo vedevo bene, con molta visione di gioco (…)» spiega l’allenatore Gustavo Alfaro, criticato dai media argentini per la sostituzione. Il suo tackle in scivolata contro Jose Mendez, molto simile a quello che ha disegnato sul suo tatuaggio, è diventato virale sui social (persino più dell’azione del suo gol) (…).Gioca quasi come un terzo centrale, diventa il playmaker, con passaggi semplici e continui (…).
«Dovevamo fermare De Rossi perché era il motore del Boca, tutto il gioco partiva da lui, sia il gioco corto che il lungo - ammette l’attaccante Martinez - Nella ripresa abbiamo deciso di andare a fare pressing su di lui, e così sapevamo che la nostra difesa avrebbe sofferto di più, ma era l’unico modo, ci stava facendo male. Nel primo tempo ha giocato troppo libero e ci ha fatto soffrire con i suoi lanci lunghi e la sua qualità» spiega l’allenatore dell’Almagro, Carlos Mayor(…). Adesso, De Rossi potrebbe giocare alla Bombonera domenica contro l’Aldosivi, per la Superliga argentina, ma i tifosi lo vogliono in Coppa Libertadores. Per ora, Alfaro non lo pensa per la partita a Quito (2800 di altitudine). Ma se fosse per lui…
(gasport)