REPUBBLICA.IT (F.MORRONE) - Sono ore caldissime per il futuro di Edin Dzeko. Dopo l'incontro di ieri con la dirigenza dell'Inter, questa mattina il procuratore del bosniaco, Silvano Martina, ha incontrato a Milano il direttore sportivo giallorosso Gianluca Petrachi. Da un lato, Martina ha ribadito il desiderio sempre più insistente da parte di Dzeko di lasciare la Roma, forte di un accordo con il club nerazzurro che risale addirittura al marzo scorso. Dall'altro, ha confermato a Petrachi che l'Inter, dopo l'acquisto di Lukaku, fa sul serio anche per Dzeko e non intende certo mollare la presa. Petrachi, dal canto suo, non ha alcuna intenzione di lasciar partire l'attaccante per meno di 20 milioni, la richiesta del club giallorosso in questo senso non è mai cambiata, anche se il giocatore spinge sempre di più perché la sua cessione si concretizzi il prima possibile. Ieri sera Dzeko ha giocato gli ultimi venti minuti dell'amichevole pareggiata contro l'Athletic Bilbao, ricevendo al suo ingresso in campo l'ennesima ovazione del pubblico romanista presente allo stadio Curi di Perugia, che ha apprezzato la sua professionalità mostrata finora pregandolo di restare a Roma. Costretto a fare a meno di Schick per infortunio, nel match di ieri Fonseca è stato costretto a schierare come titolare Defrel, ma sia il ceco che il francese hanno le valigie pronte: il primo sta trattando il prestito al Borussia Dortmund, il secondo è a un passo dal Cagliari. I timori del tecnico portoghese sono comprensibili, si ritrova una rosa incompleta senza un difensore centrale titolare, e inizia ad annusare il pericolo che tutto il reparto offensivo possa, da un giorno all'altro, sparire da Trigoria lasciandolo nei guai a meno di venti giorni dall'inizio del campionato.
Il motivo per cui Petrachi sta prendendo tempo con l'Inter è molto semplice: in questo momento non ha ancora in mano nessuna alternativa valida al bosniaco. Ecco perché la speranza del direttore sportivo giallorosso è che si sblocchi la trattativa tra l'Inter e la Juventus per la cessione di Mauro Icardi. In sostanza, l'eventuale approdo dell'argentino alla corte torinese di Maurizio Sarri (in cambio di Dybala oppure con una cessione secca) costringerebbe Gonzalo Higuain a uscire allo scoperto e a rivalutare l'offerta della Roma. Non è più un mistero ormai che il Pipita rimanga il sostituto ideale per Dzeko, sia nelle idee di Fonseca che in quelle di Petrachi, ma finora non ha mai lanciato neanche il minimo segnale di apertura verso la Roma. Tutt'altro. Perché lo juventino non fa altro che ribadire, attraverso il padre o il fratello-agente, la volontà di rimanere a Torino. Per non ritrovarsi col cerino in mano, Petrachi in queste ore ha preso informazioni su Mariano Diaz, che ieri non è stato convocato dal Real Madrid per l'amichevole contro il Salisburgo. La punta spagnola di origine dominicane non rientra nei piani di Zidane e di fatti ieri non ha preso parte alla trasferta austriaca insieme ai probabili partenti Bale e James Rodriguez. Nel frattempo, dopo quella di Karsdorp al Feyenoord, la Roma sta per mandare in porto un'altra cessione. Robin Olsen è infatti sempre più vicino al Montpellier, come ha confermato nei giorni scorsi il presidente del club francese. Ulteriori conferme che la trattativa è in fase avanzata sono arrivate anche dal tecnico Michel Der Zakarian che ha parlato di Olsen nella conferenza stampa prima dell'esordio in Ligue1 del suo Montpellier contro il Rennes. "Speriamo che Olsen possa firmare già oggi - ha detto Der Zakarian - ma tra visita, firma, e altri dettagli non credo che sarà pronto a giocare sabato".