In passato, gli uffici del Coni subivano un vero e proprio assalto. La tribuna «Coni» dello Stadio Olimpico (ma ora tornerà «Autorità»), era l’obiettivo massimo, uno status symbol. 175 posti che Malagò doveva distribuiva come merce preziosa, che ora sono passati sotto il diretto controllo della neonata Sport e Salute, la controllata statale che ha soppiantato Coni servizi. Insieme ai tagliandi degli altri settori, in totale poco più di 500 posti che il Coni metteva a disposizione non solo di amici, attori, registi e autorità, ma innanzitutto di atleti, dirigenti e dipendenti, magari senza guardare troppo al numero di accompagnatori.
Oggi è cambiata policy Dei 500 tagliandi disponibili, circa duecento a regime saranno venduti. Per gli altri trecento: le autorità che ne hanno diritto sono solo quelle previste dal Cerimoniale di Stato (dal presidente della Repubblica a prefetti e questori in carica), i medagliati olimpici possono portare solo un accompagnatore, una piccola quota è riservata ai dipendenti meritevoli, un’altra ad attività di responsabilità sociale e infine agli sponsor. E al Coni? Al Comitato olimpico Sport e Salute ha lasciato la miseria di venti biglietti. La dotazione di Roma-Genoa è rimasta intonsa e lo stesso succederà domenica.
(gasport)