LA REPUBBLICA (G. CARDONE - S. SACCHI) - “Eh… già. Io sono ancora qua”. È il ritornello di una canzone di Vasco Rossi di otto anni fa. Ma sembra il sottotitolo perfetto del calciomercato degli “immobili” di lusso di questa estate. Ultimo atto il rinnovo di Dzeko che rimane alla Roma dopo settimane passate con la valigia in mano in direzione Appiano Gentile dove lo aspettava a braccia aperte Antonio Conte. Il bosniaco è solo uno dei tanti casi di trasferimenti eccellenti rimasti ai nastri di partenza. In casa Inter continua a non muoversi Icardi. Anzi, la fumata nera intorno a Dzeko ha convinto Wanda Nara a irrigidire ulteriormente la posizione: il marito resta all’Inter, torna a ribadire la moglie-agente di Maurito. Conseguenza del mancato arrivo del centravanti chiesto da Conte per completare la coppia di sfondatori con Lukaku. Sullo sfondo aleggia la ventilata azione legale per mobbing. Ma in realtà si continua a lavorare a una soluzione meno traumatica: lo scambio tra Icardi e Dybala (tra i piccoli azionisti juventini cresce l’insofferenza per uno scambio alla pari tra i due argentini, ritenuto svantaggioso), dopo la decisione di Dzeko di restare alla Roma che era una possibile meta di Higuain. Il Pipita e la Joya: altri due campioni dati per partenti da più di due mesi. Due esuberi a cinque stelle che ingolfano le ultime settimane di mercato della Juventus. Dybala intanto segna, mostra la sua numero 10, rivendica il suo peso. È disposto ad accettare il Psg, meno l’Inter. Ma il veto potrebbe cadere. Anche perché
non è più così scontato che a Parigi abbiano bisogno di un nuovo attaccante: «Neymar è un mio giocatore, quando penso a una squadra forte lui c’è», dice l’allenatore Tuchel. Così anche il brasiliano allunga la lista dei fuoriclasse in surplace. Ne fa per te a pieno titolo Bale che avrebbe dovuto andare addirittura in Cina («Prima lo vendiamo, meglio è», diceva Zidane), invece ieri era titolare nel Real vittorioso a Vigo sul Celta (e ha pure servito l’assist per il gol di Benzema, prima dell’espulsione di Modric). Più defilato ma sempre a Madrid anche James Rodriguez. Rimanendo nella capitale spagnola è da più di un mese che Angel Correa dell’Atletico è a un passo dal trasferimento al Milan. Tutto congelato in attesa che il club rossonero riesca a vendere André Silva. Nel frattempo Simeone può temporeggiare sull’argentino: «Vorrei che i big restassero tutti, Correa compreso». C’è chi si trova in questa condizione da un anno. È il caso di Milinkovic che avrebbe dovuto lasciare la Lazio già un’estate fa. Invece è ancora in biancoceleste nonostante il corteggiamento del Manchester United. Rocco Commisso ha fatto della mancata cessione di Chiesa uno dei punti salienti del suo programma da neo-proprietario della Fiorentina. Anche il talento viola può entrare nell’elenco di chi ha disfatto le valigie. La Juventus ci proverà comunque fino al 2 settembre. E l’Inter ha già annunciato di averlo messo tra i desideri del 2020. Quando molti di questi campioni potrebbero vestire ancora la stessa maglia. Ma gli ultimi giorni di mercato potranno portare novità tra i fuoriclasse in sala d’attesa. Per ora, però, tutti continuano a marcarsi stretto. Dopo aver perso Dzeko, l’Inter non ha fretta. Attende le mosse di Juve e Napoli. Prepara un affondo con lo United per Alexis Sanchez. E intanto tiene sotto osservazione Llorente, seguito anche da De Laurentiis. Lo spagnolo è svincolato, finito il contratto con il Tottenham. Almeno lui da qualche parte deve andare per forza.
Fermi tutti, meglio ripensarci: al mercato è l’ora dei dietrofront
18/08/2019 alle 15:05.