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(…) Mediapro sì, Mediapro no. Anzi, canale sì, canale no. Dopo giorni di trattative, correzioni, rassicurazioni, telefonate incrociate, tutto può ancora succedere. Favorevoli, contrari, incerti: inutile contarli, il risultato è in bilico. E, probabilmente, la discussione che ripartirà oggi nell’assemblea lasciata aperta dall’8 luglio scorso, sposterà nuovamente umori e opinioni. Dunque, potrebbe essere il giorno della grande scelta, sposare il progetto del gruppo spagnolo (riveduto e corretto nelle ultime ore, pare con ulteriori garanzie finanziarie e bancarie) che promette la realizzazione di un canale da almeno circa 1,3 miliardi di euro all’anno, o rifiutarne definitivamente il corteggiamento, predisponendosi a riavviare le trattative con Sky e Dazn per il bando del triennio 2021-24. Le grandi contrarie a Mediapro, le medio-piccole a favore: se fosse così semplice, l’esito sarebbe perfino scontato. In realtà, come da tradizione (soprattutto quando si parla di soldi), i blocchi in Serie A diventano gruppetti, se non posizioni personali (…). Il presidente Miccichè intende scongiurare di spaccare l’assemblea in una frattura (…) profonda. Ecco perché nelle ultime ore i sondaggi danno in crescita il partito di una trattativa a oltranza e di un rinvio a settembre della scelta finale (…).
(gasport)