Quella di De Rossi è una semplice, anche se rara, scelta di cuore dettata dalla passione che fa rima con emozione. La passione e l'emozione che ha sempre inseguito giocando con il cuore, prima che con la testa e le gambe, anche se non è stato soltanto un mediano tutta grinta e fatica. Semmai un predestinato, con la fortuna di crescere con un padre, Alberto De Rossi, capace di insegnare calcio a lui e a tutti i giovani della Roma, per il bene loro e quindi del club, non per interesse personale visto che, al contrario di tanti altri suoi colleghi, non ha mai voluto allenare le squadre dei grandi. [..] E' vero che gli è mancato lo scudetto ma soprattutto, pensando alla sua generosità e alla sua fedeltà alla Roma, alla fine gli è mancata la riconoscenza da parte della società. E proprio per questo, a 36 anni ha accettato con entusiasmo la proposta del suo ex compagno Burdisso, ora d.s. del Boca. Prima di lui soltanto tre italiani erano sbarcati a Buenos Aires per indossare la maglia del Boca: Busso nel 1918, Brattina nel 1948 e Novello nel 1966, ma nessuno con il suo curriculum e la sua capacità di far innamorare subito i tifosi gialloblù. Il "sano" De Rossi, infatti, è già uno di loro, per come è stato accolto nella sua presentazione ufficiale di ieri, dopo le sue prime giornate argentine. In tribuna domenica scorsa e poi addirittura in campo con i nuovi compagni, alla fine della partita pareggiata 0-0 contro l'Huracan, De Rossi ha ringraziato commosso per l'accoglienza, felice di vivere questa nuova avventura al fianco della moglie Sarah. E come dimostrazione indiretta della sua professionalità ha già detto che non tornerà a Roma, sfruttando le soste del campionato, per inserirsi a tempo pieno nella nuova realtà e per rispetto dei compagni.
(gasport)