LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Gianluca Mancini è il secondo difensore acquistato da Petrachi dopo Spinazzola, il primo centrale da mettere a disposizione di Paulo Fonseca, che, con la partenza di Manolas e Marcano, in questi giorni di ritiro ha a disposizione solamente Fazio e Juan Jesus. Un’operazione chiusa nelle ultime ore con l’Atalanta, scegliendo la formula del prestito oneroso con obbligo di riscatto: in pratica, due milioni da versare subito nelle casse del club bergamasco, più 19 al termine della prossima stagione (ed eventuali 5 di bonus). Conti alla mano, Mancini, ventitreenne di Pontedera, è il difensore più caro della gestione americana, giocatore che è stato utilizzato con continuità da Gasperini nella scorsa stagione (48 presenze e 7 gol in totale tra tutte le competizioni), reduce dall’Europeo Under 21 e per questo non ancora in ritiro con l’Atalanta. Svolgerà le visite mediche questa mattina a Villa Stuart, firmerà un quinquennale da due milioni a stagione, e conoscerà i suoi nuovi compagni di squadra. Intanto Petrachi prova a chiudere anche la trattativa per Jordan Veretout con la Fiorentina. La Roma sembra sempre un passo avanti rispetto al Milan, forte della contropartita Defrel (giocatore che piace molto a Montella) e ieri sembra esserci stata l’accelerata definitiva dei giallorossi, all’interno di un incontro a Trigoria tra Petrachi e l’agente del centrocampista. In tutto questo fermento di mercato, c’è spazio per la presentazione del portiere Pau Lopez. «Lo sforzo economico che ha fatto la Roma per portarmi qui (23,5 milioni più la rinuncia al 50% sulla futura rivendita di Sanabria ndr) è per me una responsabilità e uno stimolo in più per ricambiare la fiducia della società. Non mi piacciono i paragoni, sono Pau e basta»